An important edited collection on US and European migration policies as vehicles or factors of institutional racism are dealt with in this review-essay. In the context of recent literature on migration, Pietro Basso’s State Racism proposes a specifically Marxist approach and represents a sharp critical analysis of the ongoing surge in racism sweeping across Western Europe and North America by offering an investigation into the authoritarian, racialising, and elitist drift of Western democracies and societies. Particular importance is given to the (...) spread of hostility towards migrants among native workers, often due to a condition of isolation, weakness, and vulnerabilities produced by the failures of trade unions and political organisations of the working class. The essays in the collection point towards ways in which these can be effectively thwarted and blocked by renewing collective struggles and solidarity, arguing that solidarity can stimulate the development of anti-racism based on the unity of the working class, capable of combating all types of discrimination through self-organisation, equality, and cooperation between migrant and native workers in the common struggle to assert needs and rights. At the present conjuncture, workers across borders can be the carriers of a new form of civilisation, liberated from the supremacy of the commodity and of money, from the exploitation of labour, and from racism and sexism. (shrink)

L’articolo intende proporre una lettura del _Breve trattato sulle cause che possono far abbondare li regni d’oro e d’argento_ di Antonio Serra incentrata su una storia delle arti di governo. Ricostruendo il dibattito napoletano sulle cause della crisi monetaria degli inizi del XVII secolo e focalizzando l’attenzione sul problema delle pratiche di governo della moneta, l’obiettivo del saggio è quello di sottrarre il trattato di Serra all’ipoteca di una retrospettiva sulla scienza economica per inquadrarlo all’interno dei problemi politici del proprio (...) tempo. (shrink)

La Fondazione Luigi Firpo di Torino conserva la biblioteca raccolta da Luigi Firpo ( 1915-1989), grande studioso del pensiero politico della prima età modema. Ne fanno parte circa 6000 volumi dei secoli XVI-XVIII, fra i quali quasi tutta la letteratura europea sulla ragion di Stato. La Fondazione organizza convegni intemazionali, assegna borse di studio e pubblica i lavori di giovani studiosi. Si è cosi affermata corne uno dei maggiori punti di riferimento per le ricerche sui pensiero politico e la (...) storia generale dell'età modema e contemporanea. (shrink)

This essay explores the legacy of the Platonic philosophy at the end of the sixteenth century, when the Catholic Church switched from a tolerant approach to a rejection of the heterodox elements of the prisca theologia, and provides an analysis of Ciro Spontoni’s Corona del principe (1590) and Dodici libri del governo di Stato (1599). This two works clearly witnessed this change in the contemporary cultural climate, as Katinis shows highlighting the contrast between the massive presence of Platonism and (...) Hermeticism in the Corona and the exclusion of them from the Dodici libri. Furthermore, the essay examines the relationship between Spontoni’s political arguments and their sources. The essay addresses the major contemporary trends, including Platonism, Aristotelianism, Machiavellism, and Hermeticism, and pays particular attention to Marsilio Ficino’s commentary of Plato’s Republic, translated in vernacular by Spontoni himself and published with his Corona del principe. (shrink)

Botero’s Della Ragion di Stato has a monarchical character that has been overlooked or taken for granted. This is due to the successful reception of the reason of state formula, which justifies any kind of political regime, including principalities, republics, and monarchies, regardless of the author’s preferences. However, there is a clear distinction between monarchy and reason of state that requires further discussion. Botero not only uses Machiavellian language when referring to a political community (as res publica) or the (...) prince (as a metaphor for centralized monarchies), but also reappropriates it. In addition, he goes beyond this to explain a non-legal path to absolute sovereignty, which differs from Jean Bodin’s (1530–96) idea of the king as being above the law and Thomas Hobbes’ (1588–1679) theory of authorization and the social contract. This paper argues that Botero’s concept of reason of state can be understood as a complex process of reduction to unity, similar to God’s creation and the functioning of the natural world. Despite its contradictions and limitations, it grants the prince an unusual supremacy and control over society. (shrink)

Nelle Summulae del salmantino Domingo de Soto, la teoria della proposizione sembra rivelare un’irrisolta tensione tra l’opzione per la prospettiva terministica, la quale considera il significato della proposizione come il risultato dell’analisi semantica dei suoi componenti, e l’opzione per la prospettiva ‘dictistica’, che si concentra sul riferimento e sul senso globale della proposizione. La struttura della proposizione mentale, pur determinata in maniera ‘causale’ dalle sue componenti, il nome e il verbo, viene d’altronde a costituirsi in maniera ‘uni-qualitativa’, ossia per mezzo (...) di un unico atto mentale, con il quale si designa uno stato di cose esterno . Il ‘valore di verità’ della proposizione, espresso sintatticamente mediante l’unione o la separazione di un termine da un altro, viene a denotare la conformità a un modo d’essere delle cose nella realtà. (shrink)

L'obiettivo del presente articolo è l'osservazione storica delle politiche della memoria nel Brasile contemporaneo, con particolare attenzione al periodo tra il 2019 e il 2022 (governo Bolsonaro). Dall'analisi delle azioni giudiziarie proposte da diversi attori sociali e politici, l'articolo propone una riflessione sulle temporalità coinvolte nelle politiche della memoria nel contesto post-dittatoriale, soprattutto dalla prospettiva delle vittime del regime.

In lieu of an abstract, here is a brief excerpt of the content:"Un editore, un dotto studioso … silenzioso e costante, instancabile": con questo elogio, in occasione della presentazione del Supplementum ad Bullarium Franciscanum di P. Cesare Cenci, O.F.M., presso l'università francescana di Via Merulana , P. Sergio Pagano, B., Prefetto dell'Archivio Segreto Vaticano, tracciava il profilo umano ed intellettuale dell'autore, elogiandone l'attesa pubblicazione come opera "in cui si coniugano diverse virtù "storiche" – per dir così – come l'accortezza diplomatica (...) necessaria per la comprensione tipologica dei testi, la destrezza paleografica nella lettura delle non facili grafie delle fonti , l'erudizione che sorregge le note, la visione matura dei problemi legati all'Ordine francescano e, non ultimo, il solido possesso di uno stile latino, molto vicino alla stessa terminologia coeva curiale delle fonti, che si diffonde in tutta l'opera" , 459-60.A distanza di quasi tre anni, martedì 16 gennaio 2007, nella splendida coreografia neogotica dell'Aula "Sant'Antonio" della Pontificia Università Antonianum di Roma, in occasione della Festa dell'Università e del Gran Cancelliere, si è svolta la cerimonia di conferimento della laurea "honoris causa" in Teologia al Prof. P. Cesare Cenci, docente di Codicologia.Hanno partecipato al solenne atto accademico – il quale ha avuto un solo precedente, che risale al 17 novembre 1955, con la consegna del medesimo riconoscimento al biblista francescano P. Gabriele Maria Allegra – il Vicario della Provincia Veneta di S. Antonio di Padova , P. Vittorio Bellè, Definitori Generali dell'Ordine francescano, decani e professori dell'Antonianum, rappresentanti delle università ecclesiastiche romane, P. Servus Gieben dell'Istituto Storico dei Cappuccini, membri del Collegio "S. Bonaventura" dei PP. Editori di Grottaferrata, il nipote Luciano Cenci, accompagnato dalla gentile consorte e figlio, ed esponenti del mondo accademico romano e nazionale.L'esecuzione di brani di Bach da parte del soprano Alessandra Migliorini ha introdotto la cerimonia. Il Segretario Generale dell'Antonianum, P. Marek Wach, O.F.M., ha ricordato le tre principali virtù di P. Cenci: la fedeltà assidua allo studio, la serietà della competenza che richiede disciplina e la passione per la ricerca scientifica, uno stile di vita che gli ha consentito di coniugare la vocazione della minoritas francescana con quella del ricercatore erudito.Ha fatto seguito l'intervento del Rettore, Prof. P. Johannes B. Freyer, O.F.M., che ha riferito le partecipazioni e le felicitazioni ricevute, tramite l'invio di telegrammi, fax ed e-mail, da esponenti del mondo accademico nazionale ed internazionale, in particolare specialisti nel settore del francescanesimo, dalla Società Internazionale di Studi Francescani e dalla Conferenza mondiale dei Rettori delle Università francescane, che si sono incontrati a Denver nella settimana che ha preceduto la cerimonia di consegna del prestigioso riconoscimento accademico al dotto francescano.P. Freyer ha ripercorso le tappe salienti del percorso biografico di P. Cenci: nato a Costalunga di Monteforte d'Alpone il 5 gennaio 1925, nel 1936 entrò nell'ordine francescano nel Collegio Serafico di Chiampo . Dopo il noviziato a S. Francesco del Deserto , compì gli studi liceali a Cormons , Monselice e Chiampo ; nel biennio 1945-46 studiò teologia a S. Michele in Isola e Motta di Livenza , dove, il 25 marzo 1947, emise la professione solenne. Il 26 giugno 1949 venne ordinato sacerdote da Mons. Giuseppe Zaffonato, Vescovo di Vittorio Veneto.Dopo essere stato destinato ad un centro missionario di cultura, del quale era stata programmata l'istituzione in Egitto presso Il Cairo , chiese di partire missionario per l'America centrale . I superiori decisero diversamente: venne inviato a studiare teologia morale presso il Pontificio Ateneo Antonianum di Roma . Terminato il curriculum accademico, fu incaricato dell'insegnamento di Teologia morale nello studentato teologico di Motta di Livenza e presso lo studio teologico "S. Bernardino" di Verona, dal 1957 al 1959, anno nel quale venne aggregato ai PP. Editori del Collegio "San.. (shrink)

The present article offers a description and an analysis of the Liber Graecus, a manuscript register from Venice State Archive containing copies and translations of the documents sent from the Ottoman sultans to Venice between 1479 and 1504. Almost all the documents are in Greek, which until Bayazid II’s reign was the language used by the Ottomans in diplomatic communications with Western powers. Thanks to Liber Graecus not only we have a detailed account of Venetian-Ottoman relationships at the turn of (...) the 16th century, but also we learn more about the activity of the Venetian chancery and the role played by Greek scribes working there. (shrink)

Per l’antropologo Pierre Clastres, i concetti di “Stato” e di “politico” sono sempre stati colti, nel mondo occidentale, come due elementi interdipendenti: lo Stato è politico, non c’è politica senza Stato. I suoi studi etno-antropologici tentano di ribaltare questa visione, concettualizzando le società primitive come “senza” e “contro lo Stato”. Il presente testo esamina i testi di Clastres cercando di inserire le sue riflessioni all’interno di paradigmi giuridici e politologici consolidati e di dimostrare come l’antropologia politica (...) e le scienze politiche possano mettersi in comunicazione. (shrink)

Ce livre est né de la donation en 1994 aux Archives nationales italiennes (section de la ville d'Orvieto) du fonds photographique d'Elisa Lombardi, « commandante » de l'« Académie féminine nationale d'éducation physique » fondée en 1932 à Orvieto par le régime fasciste. L'Académie formait en trois ans au métier d'enseignante en éducation physique des jeunes filles ayant terminé leurs études secondaires, munies d'un certificat de bonne santé (les lunettes étaient interdites, les trop ma...